La notte polare: quando il sole non sorge per mesi.

Strada e alberi innevati durante l'ora blu

Durante la notte polare , il sole rimane sotto l’orizzonte per 24 ore al giorno. Ma non è sempre buio, come si può pensare. Anzi!

Alcune motoslitte su collina innevata con cielo color pastello durante la notte polare
Quando non sorge mai il sole, Lapponia finlandese.

La notte polare è un momento magico.

Perché polare?

Perché è un fenomeno che accade solo all’interno dei circoli polari del pianeta, durante l’inverno.

La regione della Lapponia è famosa per questo fenomeno, il che significa il nord di Norvegia, Svezia, Finlandia, Russia.

Ma non solo, si verifica anche in Groenlandia, Canada e Alaska, nell’emisfero boreale.

L’unica massa continentale, dell’emisfero australe, sufficientemente a sud per avere le notti polari è l’Antartide .

Poiché le regioni polari si allontanano dal Sole durante l’inverno, anche le zone che si trovano sul lato diurno della Terra non ricevono luce solare diretta in quanto il Sole rimane sotto l’orizzonte. Per 24 ore al giorno.

E’ una notte che dura quasi 4 mesi, all’estremo nord, in uno dei luoghi che più amo al mondo.

Di quale luogo parlo? Ma delle isole Svalbard naturalmente, un paio di ore di volo a nord di Tromso, Norvegia.

Notte polare: paesaggio innevato, senza case o persone, e cielo blu indaco
La notte polare alle Isole Svalbard.

L’opposto del buio di mezzogiorno è il fenomeno del sole di mezzanotte, che accade nelle stesse zone, durante l’estate.

Ma quando inizia?

A seconda della zona, la data di inizio del fenomeno della notte polare, cioè quando il sole non sorge mai, varia, ma è sempre a cavallo dell’equinozio d’autunno.

In Lapponia finlandese, il kaamos (notte polare in finlandese) inizia il 3 dicembre e termina il 9 gennaio (date relative a Ivalo).

I colori del kaamos, Lapponia finlandese.

Alle Isole Svalbard, invece, l’estremità nord del mondo, la polar night inizia il 14 novembre e finisce il 29 gennaio: per quasi 3 mesi, è notte fonda!

Ma, siamo precisi.

Per essere precisi, dal punto di vista strettamente astronomico, si definisce notte polare il periodo in cui il sole è almeno 6 gradi sotto l’orizzonte.

Questo fenomeno accade, sul pianeta, solo a latitudini superiori a 72°34’ latitudine nord.

Sul nostro pianeta, l’unico luogo abitato dove è possibile vivere la vera notte polare è rappresentato proprio dalle isole Svalbard.

Il periodo invece in cui la traiettoria del sole rimane sotto l’orizzonte si chiama dark season (stagione buia).

Come detto prima, accade nelle aree all’interno dei circoli polari (oltre 66° 33′ di latitudine nord o sud a seconda dell’emisfero).

Durante la dark season, quando il sole si trova nel punto più alto della sua orbita (sotto l’orizzonte), si assiste ad un eterno crepuscolo: paesaggi blu dai colori meravigliosi e cieli color pastello che mi fanno impazzire.

I colori del cielo durante la dark season, Lapponia finlandese.

La dark season nell’Artico è più breve vicino al circolo polare e diventa progressivamente più lunga quanto più ci si avvicina al Polo Nord.

Questo spiega perché la stagione buia a Tromsø dura 49 giorni, mentre a Longyearbyen dura ben 113 giorni!

La vera notte polare, quella che si verifica oltre i 72°34’ di latitudine nord, è definita civil polar night (notte polare civile): in questo periodo, il sole rimane tra i 6° e i 12° sotto la linea dell’orizzonte.

Ciò significa che, nonostante l’oscurità sia apparentemente infinita, a metà giornata ci sono ancora piccoli scorci di crepuscolo all’orizzonte.

Crepuscolo in un paesaggio innevato
Perenne crepuscolo durante la notte polare, Isole Svalbard. Foto di T.K. Berge

Tuttavia, alle Svalbard la notte polare può dare l’impressione di essere completamente buia per tutto il giorno, poiché le montagne che circondano le isole nascondono l’orizzonte in lontananza.

Dal punto di vista astronomico, invece, nelle zone comprese (come la Lapponia), fra il Circolo Polare ed il 72esimo parallelo, accade il fenomeno del Crepuscolo Polare.

Si parla di crepuscolo polare per indicare il fenomeno che si verifica in queste aree durante l’inverno boreale, nelle ore del giorno.

Qui il Sole rimane tra 0° e 6° sotto l’orizzonte, ma grazie alla rifrazione solare nell’atmosfera si può godere di una magnifica luce crepuscolare durante le ore centrali della giornata.

Esiste poi la notte polare nautica.

SI tratta del fenomeno che accade solo a latitudini maggiori di 78°33’, cioè a oltre 12° dal Circolo Polare e che vede il Sole rimanere tra i 12° e i 18° sotto l’orizzonte nelle ore diurne.

La notte polare nautica comporta una condizione di buio (quasi) assoluto.
Solo intorno a mezzogiorno, il cielo si illumina di un brevissimo e leggero chiarore che risulta quasi impercettibile nelle giornate in cui il cielo non è completamente terso.

Infine, si parla di Notte Polare Astronomica.

E’ il termine usato per indicare quella che si verifica a nord di 84°33’ gradi di latitudine, ad oltre 18° dal Circolo Polare Artico.

Qui il Sole si trova 18° sotto l’orizzonte e il buio totale avvolge tutto durante l’arco delle 24 ore.
La Notte Polare Astronomica non si può osservare in nessuna terra emersa, a parte l’Antartide.

Qui, la base Amundsen-Scott, che si trova esattamente al polo sud, sperimenta la massima durata della notte polare astronomica.

La notte polare (crepuscolo o civile che sia) è un momento magico, fatato, indescrivibile.

L’hai mai provata?

“Il giorno nordico possiede la morbidezza della sera incipiente. Ah, se potessi scegliere, datemi la luce del Nord!” (Viaggio al Nord, Karel Capek)

Primo piano tagliato a metà e sullo sfondo una casetta di legno rosso in un paesaggio innevato

Ciao! Sono Marica, e viaggio perché ho bisogno di cambiare idea e di non sentirmi a casa. A 25 anni, durante il primo anno di dottorato, ho preso il mio primo aereo per partecipare ad un congresso, un mese dopo ero nel Borneo Malese, zaino in spalla e guida in mano!

Da quel viaggio, non ho più smesso: ho esplorato tutto il Sud Est Asiatico (il mio primo amore), un po’ di Africa, Centro America, l’India (più volte), l’Australia. In Tanzania ho anche avuto la fortuna di vivere una delle esperienze più incredibili della mia vita: quella di lavorare come volontaria in un ospedale laggiù.
Nel 2018 ho scoperto l’Artico ed è stato amore a prima vista. E dal profondo nord è nato tutto il mio progetto TiPortoaNord.
Viaggio in modo consapevole, con profondo rispetto e ammirazione per la cultura locale, lasciandomi sorprendere da essa. Preferisco la casetta in legno all’hotel 5 stelle, il pranzo liofilizzato davanti ad un ghiacciaio a quello comfort seduta in una hall. Amo i luoghi che la guida non ti consiglia. E amo esplorare i luoghi lentamente e a fondo, avendo il tempo di conoscere le persone, parte integrante del viaggio. Li chiamo viaggi off!

2 risposte

  1. Buongiorno Marica, articolo molto interessante. Sono stato alle Lofoten, in Lapponia e alle Svalbard e queste terre mi hanno sempre affascinato.
    Hai un blog molto interessante che seguirò con piacere.
    Ho l’hobby della fotografia e chissà che non riesca a partecipare ad uno dei tuoi viaggi.
    Un saluto

    1. Ciao Stefano, grazie per questo bellissimo messaggio! Vedo che conosci già la magia di questa parte di mondo! Sarebbe bellissimo averti a bordo in viaggio con me, chissà che belle fotografie faresti!

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