Il Natale in Islanda

Natale

Il Natale in Islanda è un periodo in cui le ore di luce sono molto poche, ma è davvero un momento speciale, e qui vi racconto perchè.

ll periodo di Natale in Islanda è conosciuto come Jól (Yule, Jul in Norvegia) e include anche i festeggiamenti per il nuovo anno.

It’s Christmas time!

All’interno dello Jól, ci sono diversi giorni particolari.

23 dicembre, Þorláksmessa – Festa di San Thorlakur

E’ il santo principale d’Islanda, Vescovo di Skálholt. Il 23 dicembre è il giorno in cui è morto.

Nel giorno di San Thorlakur, l’usanza principale è mangiare lo skate, comunemente indicato come”pesce andato a male” (!).

Nonostante sia considerata una prelibatezza in Islanda, non tutti gli islandesi lo apprezzano, ma è difficile sfuggire allo skate il 23 dicembre!

Mangiando lo skate si dà inizio alle festività natalizie!

Ma cos’è lo skate?

Lo skate è pesce simile alla razza: gli islandesi lo sotterrano sotto la sabbia, e lo lasciano fermentare per 6 mesi, trascorsi i quali acquisisce un forte odore di ammoniaca.

Si mangia accompagnato da pane di segale, patate, burro e l’immancabile brennivín, la grappa islandese.

Lo skate, un pesce islandese
Lo skate, il pesce che viene mangiato dopo 6 mesi di fermentazione sotto la sabbia

Avreste il coraggio di provarlo?

Il 23 dicembre è anche il giorno in cui si prepara l’albero di Natale e in cui ci si occupa di recuperare gli ultimi regali, con i negozi aperti fino a mezzanotte.

Vigilia di Natale, Aðfangadagur

In Islanda, i festeggiamenti iniziano alle 18:00 del 24 dicembre.

Questo strano orario potrebbe provenire dall’antica tradizione islandese, secondo la quale il nuovo giorno inizia alle 18:00 e non a mezzanotte.

Il momento dell’apertura dei regali è invece dopo la cena.

Il Giorno di Natale, Jóladagur

Il giorno di Natale in Islanda è solitamente celebrato con tutta la famiglia.

Il pasto principale del 25 dicembre è l’Hangikjöt, un cosciotto di agnello arrosto.

Altre specialità sono lo Rjúpa (la pernice bianca) e il Laufabrauð (tradotto letteralmente come pane a foglia), un pane piatto che viene consumato solo nel periodo natalizio e decorato in vari modi.

Pensate che ogni famiglia ha i propri personali modelli per decorare il Laufabrauð.

Santo Stefano, Annar Jóladagur

Il 26 dicembre è considerato un giorno per visitare amici e parenti e mangiare molto di più! L’intrattenimento pubblico è considerato inappropriato il 24 e 25 dicembre, mentre il 26 ci si può scatenare in balli pubblici!

I giorni dello Jól

Ultimo giorno dell’anno, Gamlárskvöld e Capodanno, Nýársdagur

Questa è una delle notti più importanti dell’anno in Islanda e secondo alcune tradizioni, accadono cose magiche!

Le mucche dovrebbero essere in grado di parlare, le foche assumono sembianze umane, i morti risorgono dalle loro tombe e gli Elfi cambiano casa.

Dalla fine del 1700, vige l’usanza di accendere dei falò durante il Gamlárskvöld.

Accanto ai falò, vengono anche organizzati grandi spettacoli pirotecnici che accompagnano l’ingresso nel nuovo anno.

Questi particolari fuochi d’artificio vengono definiti sprengja út árið che significa spegnimento dell’anno.

6 gennaio, Þrettándinn

L’epifania rappresenta l’ultimo giorno di Jól, celebrato con falò e danze elfiche.

Molti degli eventi magici associati all’ultimo giorno dell’anno dovrebbero capitare anche durante l’epifania.

Lo sapevi che in Islanda ci sono ben 13 Babbo Natale??

Vengono chiamati Jólasveinar, o Yule Lads, e rappresentano un’altra particolare tradizione del Natale in Islanda.

I 13 Babbo Natale islandesi
IIlustration by Brian Pilkington©

Ovviamente parliamo di elfi!

Quei folletti magici per cui, in Islanda, si modifica anche il percorso previsto di una strada!

Gli elfi scendono dalle montagne a partire dal 12 dicembre, e ogni giorno ne arriva uno diverso.

Gli Jólasveinar arrivarono per la prima volta in Islanda nel XVII secolo come i figli di Grýla e Leppalúði, una coppia di orchi assetati di sangue e mangiatori di bambini (cattivi)!

In particolare, la mamma Grýla dà la caccia ai bimbi cattivi, e poi li cucina, servendoli al pigro marito Leppalúði.

Ma cosa succede quindi, il 12 dicembre?

Alla vigilia del 12 dicembre, tutti coloro che credono negli Yule Lads metteranno una scarpa sul davanzale della finestra e la terranno lì per 13 giorni, numero dei Babbo Natale islandesi.

Ogni notte fino a Natale, un nuovo Yule Lad passerà di lì e metterà un piccolo regalo nella scarpa.

Da sottolineare il fatto che gli Yule Lads non sono sempre stati considerati dei folletti buoni, anzi: erano ladri e scassinatori!

Si dice che questa tradizione provenga direttamente dalle persone senza casa, quindi povere e affamate, che tentavano solo sopravvivere al freddo inverno islandese.

Ecco come vengono chiamati i 13 Yule Lads (in ordine di arrivo), di cui nel corso degli anni è cambiato molto, tranne i nomi!

Stekkjarstaur, una sorta di pastore che succhia il latte dalle pecore, dai piedi e gambe di legno.

Giljagaur, noto per nascondersi nei fienili e rubare la schiuma dai secchi del latte.

Stufur (= tozzo), noto per essere basso e tozzo e per rubare padelle per mangiare la crosta rimasta su di esse.

Þvörusleikir (= leccacucchiai), alto e magro, famoso per rubare i þvörur (cucchiai di legno) per leccarli.

Uno dei Babbo Natale islandesi
IIlustration by Brian Pilkington©

Pottasleikir (= leccapentole), che ruba gli avanzi delle pentole

Askasleikir, famoso per nascondersi sotto i letti quando le persone mettono in tavola il cosiddetto askur, un piatto usato per tutti i pasti. E’ solito poi rubarlo e mangiare direttamente da lì!

Hurðaskellir, il più rumoroso di tutti gli Yule Lads, noto per sbattere le porte, specialmente durante la notte.

Skyrgámur, ossessionato dallo Skyr islandese! (come non capirlo).

Uno dei Babbo Natale islandesi
IIlustration by Brian Pilkington©

Bjúgnakrækir (ruba salsicce), si nascondeva tra le travi per rubare le salsicce appese per essere affumicate.

Gluggagægir (spione), probabilmente il più inquietante, sbirciava dentro le finestre delle persone per vedere se c’era qualcosa da rubare.

GáttaÞefur, noto per avere un naso estremamente lungo e grande e un incredibile senso dell’olfatto, che di solito usa per cercare il delizioso Laufabrauð.

Ketkrókur (uncinatore di carni), usa un uncino per rubare la carne!

Kertasníkir (mendicante di candele), che arriva quindi la vigilia del 24 dicembre, ed era quello che inseguiva i bambini per rubare le loro candele (che prima erano commestibili, fatte di grasso).

Tutti ladri, quindi, questi Yule Lads!

Ci manca il gatto!

Il gatto di Natale, noto anche come Jólakötturinn, è un feroce animale nero e peloso nero che dà la caccia ai bambini che non ricevono qualcosa di nuovo da indossare per Natale e poi li mangia!

Non sorprende che sia proprio il gatto di Grýla e suo marito.

Ogni anno, a Reykjavik allestiscono un gatto di Natale fatto di mille luci!

Se credo agli elfi?

Ovviamente si, e tu?

Buon Natale, puntando sempre a nord!

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