10 curiosità sugli orsi polari

Mamma orsa e i suoi due piccoli

Non a caso definito il re dell’Artico: vi racconto qui 10 curiosità sugli orsi polari.

Il 27 febbraio si festeggia la giornata internazionale dell’orso polare, uno degli animali più grossi e vulnerabili del regno animale.

orsi polari che riposano sul ghiaccio
Foto di Annie Spratt

Dopo aver letto queste curiosità, capirete di che animale pazzesco stiamo parlando!

10 curiosità sugli orsi polari

1. Le mamme orse rimangono senza mangiare anche fino a 8 mesi, il periodo più lungo nel regno animale.

Dopo aver nutrito i piccoli durante tutto l’inverno, in estate le mamme orse scendono a terra.

Mamma orsa e i suoi due piccoli orsi polari
Foto di Hans-Jurgen Mager

Gli esemplari femmina, che si sono accoppiati in primavera e sono abbastanza grossi da sostenere una gravidanza, in autunno costruiscono una tana per i piccoli, che viene subito nascosta sotto cumuli di neve. Entrano nella tana e lì rimangono fino all’inizio dell’inverno, senza mangiare nè bere, soppravvivendo solo del loro grasso corporeo.

A questo punto, danno alla luce da uno a tre piccoli, prendendosi cura di loro fino a quando diventano forti abbastanza da lasciare la tana, 3, 4 mesi dopo.

Questo è il periodo in cui gli orsi sono più vulnerabili.

Non appena i piccoli saranno in grado di affrontare le insidie dell’Artico, la famiglia punterà verso il ghiaccio marino, per cacciare le foche: la mamma è davvero affamata!

E’ stata 8 mesi senza cibo!

2. I cuccioli di orso polare crescono incredibilmente nei primi 5 anni di vita: da circa mezzo kg alla nascita, a circa 10-12 kg a 3 mesi di vita.. 20 volte tanto!

Famiglia di orsi polari
Foto di Hans-Jurgen Mager

Arriveranno a raddoppiare poi il loro peso al primo compleanno, e poi di nuovo fra il primo ed il secondo. A due anni, gli orsi polari possono essere grandi come la loro mamma e aver raggiunto i 40, 50 kg!

Il latte materno, ricco in grassi (alla nascita sono al 31%!), costituisce un contributo fondamentale per la loro crescita, ma ad un costo elevato per la mamma.

3. I piccoli devono imparare tutto quello che c’è da sapere su “come essere un orso polare” in soli due anni!

Nei primi due anni con la mamma, i cuccioli imparano come navigare fra il ghiaccio marino, quando e dove migrare, come cacciare le foche, come evitare i pericoli, e come usare la loro innata curiosità per imparare nuove cose.

La caccia alle foche è un’attività fondamentale ma delicata: in precario equilibrio fra la necessità di procacciarsi il cibo e gli svariati pericoli, rappresentati, per esempio, dai maschi adulti o dal rischio di annegare nelle acque gelide.

4. Le mamme orse creano una nuova famiglia ogni 3 anni!

Iniziano ad accoppiarsi solitamente all’età di 5 anni, e fino a 20, arrivando a più di 8 cucciolate.

Non appena la mamma smette di allattare, i loro giorni in solitudine finiscono, e ricomincia l’accoppiamento, al termine del quale i maschi se ne vanno per non tornare mai più!

5. Il primo anno di vita è quello in cui gli orsi sono più vulnerabili.

In media, solo il 50% dei cuccioli sopravvive, e la percentuale si abbassa in quelle parti dell’Artico dove la perdita del ghiaccio marino è più accentuata.

6. Sono considerati mammiferi marini, visto che passano la maggior parte del loro tempo fra i ghiacci del mare (finchè ce ne sarà..) dell’Oceano Artico.

Rappresentano quindi l’unica specie di Urside (orso) ad essere considerata un mammimfero marino, al pari delle foche o dei delfini.

7. Gli orsi polari non sono bianchi!

No, non sono impazzita…

La loro pelliccia è in realtà fatta di peli trasparenti e vuoti, come dei tubicini, che risultano bianchi perché al loro interno disperdono e riflettono la luce visibile.

La pelle sotto la pelliccia è molto scura, quasi nera, così da assorbire efficacemente la luce del Sole e scaldarsi.

Il pelo degli orsi polari
Il pelo dell’orso polare non è bianco!

Sono inoltre provvisti di uno spesso strato di grasso sottocutaneo, che favorisce il galleggiamento, agisce da riserva di grassi e da isolante termico.

8. Gli orsi polari possono nuotare per ore e ore nelle acque gelide dell’Artico, senza sosta, percorrendo centinaia di km!

Le loro zampe sono molto adatte al nuoto: quelle anteriori vengono usate per pagaiare, mentre quelle posteriori vengono tenute piatte, come un timone.

Sebbene siano buoni nuotatori, gli orsi polari non sono abbastanza veloci da catturare efficacemente le foche in mare aperto.

E’ per questo che dipendono dal ghiaccio come piattaforma di caccia.

Orso polare sulla banchina di ghiaccio in attesa di cacciare
Orso polare sulla banchina di ghiaccio in attesa di cacciare-Foto di Hans-Jurgen Mager

Aspettano vicino ai fori di respirazione delle foche o sul bordo del ghiaccio che una foca emerga, per poi acchiapparla.

9. Vivono solo in alcune zone del pianeta, in particolare solo nell’emisfero boreale, nelle terre ghiacciate di Canada, Alaska, Groenlandia, Russia e Norvegia (Isole Svalbard)

10. Sono animali seriamente enormi!

Come ultima delle 10 curiosità sugli orsi polari, parliamo delle loro dimensioni: gli orsi polari adulti possono misurare oltre 2,5 m di lunghezza e pesare circa 700 kg.

Le loro enormi dimensioni e il loro peso li rendono i più grandi carnivori viventi sulla Terra.

Mamma orsa e il suo cucciolo
Foto di Hans-Jurgen Mager

Sempre più spesso arrivano notizie di incidenti fra orso e essere umano, ma ricordiamo che l’orso polare non è un animale feroce: è solo affamato.

La costante perdita di ghiaccio marino, infatti, li costringe a passare molto più tempo sulla Terra, senza riuscire a mangiare.

Nell’esplorare le terre magiche dell’Artico, dovremo sempre ricordare di essere ospiti: la nostra specie non ha più diritti delle altre, su questo pianeta!

4 risposte

  1. Conoscere, imparare, esplorare e curiosare!!!! Anche a ottant’anni! Belle descrizioni e immagini! GrazieNatalina

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